Natale e Capodanno a Cattolica

Anche quest’anno il Natale è arrivato portando con sé freddo, vento e qualche restrizione in più. Da sempre questo è tempo di feste ed euforia, ma lo vivremo sicuramente in modo più pacato, quasi in punta di piedi. Ciò non toglie che si possa gioire delle piccole cose. Infatti la pace e la spensieratezza che caratterizza noi romagnoli anche quest’anno è presente e ci accompagna nelle feste. Siamo gente di mare, semplice, che nei momenti di difficoltà continua a vedere il bicchiere sempre pieno. Sì è vero siamo meno caciaroni, ma questo non ci fa smettere di ridere e festeggiare come si deve le festività natalizie. Ecco che a Cattolica non abbiamo rinunciato ad addobbare la Regina con tante luci, una bella pista di ghiaccio davanti al Municipio e mercatini tra le vie della Cattolica Vecchia.

Passeggiando in centro, uno dei posti più suggestivi dove fermarsi è il bell’angolino di casette bianche in legno stile tirolese. Qui è possibile bere cioccolata calda mangiando waffle e crepe, inebriati dal profumo delle mitiche caldarroste. Per chi preferisce stare al calduccio davanti a un bicchiere di Sangiovese, i bar in paese sono tutti aperti e pronti ad ospitarci. In questi giorni sono state fatte alcune inaugurazioni di nuovi locali stupendi, assolutamente da visitare come il nuovo Racketbar a fianco dell’Hotel Kursaal sulla Piazza I Maggio con una vista mare da togliere il fiato. Poi ancora il poliedrico Mare Laboratorio Gastronomico un luogo dedicato al gusto, allo stile, alla nostra storia, nel cuore di Cattolica. Per finire il Botanica Cafe nella nuova e moderna zona del VGS dove protagonista è il tema green.

 

Natale e Capodanno a Cattolica

Cattolica, la Regina di ghiaccio

La Regina non ha deluso le aspettative e i primi giorni di dicembre si sono aperte le porte del suo Regno di ghiaccio in Piazza Roosevelt. Lo show inaugurale ha conquistato i numerosi presenti con giochi di luci e proiezioni su Palazzo Mancini, il Municipio. La Regina allestita al centro della fontana, ha catturato l’attenzione diventando quest’anno, il simbolo più fotografato delle festività natalizie a Cattolica. L’inaugurazione è stata suggestiva, ha avuto inizio con la Parata itinerante delle Crystal Wings, le “Farfalle di cristallo” di ParolaBianca che hanno sfilato in centro paese aprendo i battenti alle casine del mercatino. Le Crystal Wings sono state un’esibizione poetica e allo stesso tempo futuristica: le sfarzose gonne sembravano corolle di fiori e spugne marine, le grandi ali fluttuanti somigliavano a stelle, simili a farfalle lunari tra vorticose spirali di luce. Ballerine e trampolieri hanno animato la cittadina riempiendo gli occhi di magia, risvegliando stupore in grandi e piccini.

Tornare finalmente alla socialità – ha detto la Sindaca Franca Foronchiè per noi un grande piacere. Abbiamo cercato di creare un calendario di eventi che possa farci trascorrere serenamente questo periodo dell’Avvento, è un atmosfera che è legata soprattutto a famiglie, bambini e giovani.” Accanto alla grande fontana con la Regina al centro c’è l’enorme albero di Natale, dove sotto i suoi rami, i cattolichini sono soliti scambiarsi doni e passeggiare la notte della Vigilia.

Quella dell’albero celebrativo è una tradizione antichissima, che getta le sue basi in diverse culture antiche, quando ancora venivano chiamati Alberi del Paradiso o Alberi Cosmici. Questi sempreverdi erano ornati di simboli planetari come stelle e pianeti, decorati in segno di buon auspicio.

I Celti 

Il popolo celtico utilizzava gli alberi decorati per festeggiare il solstizio d’inverno, un periodo dell’anno freddo e buio, come augurio per un imminente ritorno del sole, anche grazie all’ausilio dei poteri magici dell’abete rosso. Sono proprio i Celti che hanno portato qui a Cattolica tante tradizioni. In tempi antichissimi, la nostra zona era infatti sotto il dominio dei Senoni, popolazione celtica.

“Questo clan si stanziò in Romagna e in una parte delle Marche intorno al 400 a.c. Guidati da Brenno, si stabilirono nelle nostre terre per almeno 200 anni portandoci usi e tradizioni celtiche”. Così scrivo in un mio articolo intitolato Autunno in Romagna: i dolci d’autunno, tra curiosità e storia.

E’ incredibile ma a Cattolica era festeggiato il Capodanno Celtico, così come Yule, il solstizio d’inverno. E’ un’emozione pensare che così tanti secoli fa, i nostri antenati consideravano l’abete un simbolo sacro e chissà, forse come noi, si ritrovavano sotto le sue fronde a parlare e a festeggiare l’inverno.

 

 

Natale e Capodanno a Cattolica

Le casette di legno

         

Dopo aver pattinato sulla piccola pista di ghiaccio davanti al Comune, è bello fermarsi alle casette bianche di legno, allestite appositamente con i sapori e i colori tipici del Natale. Diamo quindi il via a dolcissime crepe francesi con nutella e grand marnier e a giganteschi waffle in tipico stile olandese con panna e nutella. E poi ancora facciamoci tentare da croccanti e zuccherine nocciole ricoperte di caramello, caldarroste e shopping di profumati saponi in stile Provenza. Bello vedere in pochi metri un potpourri di oggetti e sapori provenienti dal mondo, in una mescolanza magnetica che accomuna e rende magico il Natale.

Ogni casetta al suo interno racchiude un piccolo mondo, fatto alle volte di sapori, altre di colori e sempre di profumi che spesso richiamano l’infanzia e la gioia. Impossibile non fermarsi ad ammirare le prelibatezze gastronomiche e il calderone dove ruotano le castagne. Ad attrarre è il profumo di un cibo antico che rende felici mentre le caldarroste formano giochi di spirali concentriche mosse dal movimento di una mano sapiente che conosce il mestiere.  Mentre accanto vediamo le ragazze che cuociono sulle piastre impasti dolci e profumati, con ammirevole pazienza per una cottura perfetta.

Più avanti, i dolci profumi del cibo lasciano il posto all’odore intenso della lavanda raccolta a fine estate e messa in sacchettini di cotone grezzo che ornano la casetta dell’erborista. Liquerizia, menta, aneto sono le fragranze che riconosco tra decine provenienti dai distillati, oli essenziali e saponi fatti artigianalmente. Potrei continuare all’infinito descrivendo questo angolino di Paradiso, che tanto fa bene allo spirito e agli occhi. Ovviamente io e Paolo ne abbiamo approfittato, come dire di no ad un waffle!

Natale e Capodanno a Cattolica

La ruota panoramica

Le vie di Cattolica sono illuminate a festa, le piccole luci azzurre risplendono tra i rami mentre la musica in filo diffusione risuona gioiosa già dalla mattina. I negozi sono stupendi, con le vetrine addobbate e le tante persone che si fermano ad ammirarle. I turisti non mancano: famiglie con bambini, coppie mature, gruppetti  di ragazzi tutti come ultimo step, si fermano sulla spiaggia a salutare il mare. In fondo a viale Bovio c’è una piccola ruota panoramica dalla quale, una volta arrivati sulla cima, si può vedere la riva e una panoramica delle vie del centro.

La ruota è stata installata proprio sulla Piazza I Maggio, dove c’è la Fontana delle Sirene che nel 2018 ha compiuto 90 anni. L’opera è dello scultore Giuseppe Casalini, romagnolo, che per disporre di un materiale rapido da plasmare, impiegò una graniglia di cemento e marmo che, una volta lucidata, risultò brillante. In più, aggiungendovi verderame il materiale acquista tutt’ora le tonalità del bronzo. Con questa “pietra moderna” da lui perfezionata realizza così la “Fontana delle Sirene”, dove bellezza e sensualità caratterizzano le tre fanciulle abbigliate all’egiziana che sostengono il catino.

Questa piazza è uno dei luoghi immortalati da artisti, d’epoca passata, di grande valore. Inaugurata nel novembre del 1928, la fontana diventa subito il simbolo balneare della città ed è raffigurata al centro dello scenario della costa nel manifesto del 1929 di Marsilla, illustratore della nota agenzia pubblicitaria Argo di Bologna. Dopo di lui viene ritratta da Gino Frattini, famoso per le sue vedute all’acquerello di località vacanziere italiane riprodotte su cartoline postali. Luogo magico la nostra piazza, ora addobbata a festa e luminosa come non mai.

I mercatini di Via Pascoli

Fino al giorno 24 dicembre c’è stato un suggestivo ed intimo mercatino nel cuore della Cattolica Vecchia. Artigiani costruivano monili e dipingevano proprio sulla strada, dove erano allestiti piccoli banchi pieni di ogni oggetto possibile. La via Pascoli non è una strada qualunque. E’ il cuore storico di Cattolica, la vecchia via Flaminia che ha segnato la nascita della nostra cittadina. Sito romano riconosciuto come luogo di sosta per viaggiatori, riferendosi a questa strada gli scrittori del ‘500 definivano Cattolica il “loco di gran passo”. Si attraversa così la storia nei secoli, nasce qui l’insediamento che da origine alla vitalità di questa comunità e alla nostra famosa tradizione di accoglienza.

Quest’estate la via è stata riqualificata per festeggiare il compleanno di Cattolica che ha compiuto 750 anni. Si è provveduto alla parziale sostituzione della pavimentazione in porfido ed alla creazione di un corsello centrale carrabile, di circa 4 metri, in calcestruzzo drenante colorato. Si sono allargati i marciapiedi nel tratto da via Libertà/Mentana a via Bruno e rifiniti in lastre di pietra arenaria. Totalmente rinnovata la pubblica illuminazione, con un nuovo impianto ad alta efficienza e basso consumo e sostituite le alberature esistenti (Acer negundo) con Lagerstroemia (Lillà delle Indie). Per l’occasione sono state installate delle luminarie che riproducono una strofa della canzone Giudizio Universale.

“Liberi com’eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi per tirare la maniglia della porta e andare fuori…”

sono i versi di Samuele Bersani, un cattolichino doc. “Un omaggio che la città ha voluto riservare a “un figlio di Cattolica”, che non è solo un musicista e un autore di talento, ma ormai anche un poeta e un pensatore a tutto tondo”. Così scrive il Resto del Carlino, e continua: “La lunga scritta che illuminerà e connoterà via Pascoli – similmente a quanto fatto a Bologna in via D’Azeglio per il suo mentore Lucio Dalla o a Gatteo a Mare in piazza Romagna per Secondo e Raoul Casadei – sta a testimoniare come il comune romagnolo segua da vicino la parabola creativa di Bersani“.

Ed è proprio Samuele che l’ha inaugurata ad agosto, alzando lo sguardo fiero e compiaciuto verso le piccole luci che formano un viale luminoso di poesia. E’ stato bello vedere a dicembre come in uno spazio così accogliente come la via Pascoli, romantico e ricco di storia, si è radunata gente come da tanto non vedevamo. Cattolica è da sempre come una diva, una volta che la guardi negli occhi ti attira a se e ti ammalia conquistandoti per sempre. Per me che sono di Cattolica, a Natale è ancora più bella, saranno le luci nella sera, l’atmosfera magica, il mare d’inverno, ma la trovo anche quest’anno raggiante più che mai. 

 Articolo di Lara Uguccioni

   

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